La lunga e ancora attivissima storia dei materassi a molle comincia nel lontano 1871, data in cui fu creato il primo esemplare dal tedesco Westphal grazie alle novità in campo metallurgico di quel periodo. Il successo di questa innovazione fu rapidissimo, tanto da diffondersi in tutto il globo come nuova evoluzione del modo di dormire e resiste tuttora, nonostante la diffusione, piuttosto recente, di altri tipi di materiali come la schiuma di poliuretano ed il memory foam.
Il sistema di molleggio Bonnel è quello che più si avvicina a ciò che viene considerato “tradizionale” o, per i più romantici, ”classico”, seppure sia molto utilizzato ancora oggi: si tratta di un sistema a molle biconiche, che sono tutte collegate tra di loro da un filo di acciaio con forma a spirale, ed è questa particolare conformazione che permette al sistema di lavorare all’unisono, rendendolo particolarmente robusto e solido, anche per il sostegno di pesi importanti.
Il sistema a molle insacchettate indipendenti, invece, ha una differenziazione netta rispetto al precedente, ovvero non c’è alcuna interconnessione fra le spirali in acciaio che costituiscono il giaciglio, bensì esse sono rese non solo assolutamente indipendenti l’una dall’altra, ma sono anche racchiuse singolarmente in un sacchetto di tessuto traspirante: ciò comporta che ognuna di esse può “muoversi autonomamente”, isolata rispetto alle altre, quindi agisce a seconda del peso cui viene sottoposta senza mai estendere il suo movimento alla molla accanto. Ciò permette di adattarsi al corpo, così da ottenere un ottimo livello di confortevolezza, in qualunque posizione tu preferisca riposare.
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