Le mioclonie notturne, comunemente conosciute come "scatti nel sonno", sono piccoli movimenti involontari che si verificano durante l'addormentamento o nelle fasi iniziali del sonno. Nonostante la loro brevità (appena qualche istante), sono un fenomeno estremamente diffuso, affliggendo fino al 70% delle persone.
La maggior parte di coloro che ne soffre non è consapevole di questi movimenti, sebbene possano disturbare il riposo del partner e avere conseguenze sulla qualità della vita al risveglio.
In questo articolo, quindi, esploreremo cosa sono esattamente le clonie notturne, come possono influenzare il sonno e cosa si può fare per affrontarle.
SOMMARIO
- Cosa sono le mioclonie notturne?
- Quali sono le cause degli spasmi notturni?
- Cosa fare contro gli spasmi mioclonici?
- Domande Frequenti
- Come curare le mioclonie notturne?
- A cosa sono dovute le mioclonie?
- Perché si fanno gli scatti mentre si dorme?
- Perché tremo mentre dormo?
Cosa sono le mioclonie notturne?
Le mioclonie sono episodi di contrazioni muscolari involontarie che possono manifestarsi durante il sonno. Questi movimenti muscolari possono variare notevolmente in termini di modalità di comparsa, frequenza e distribuzione nel corpo.
Quando si parla di mioclonia, però, ci riferiamo a un sintomo e non a una malattia specifica. Queste contrazioni muscolari inoltre possono essere rapide, improvvise e coinvolgere un singolo muscolo o un gruppo di muscoli. Possono manifestarsi in due modi:
- Mioclono positivo: si verifica sotto forma di contrazione muscolare
- Mioclono negativo: comporta un improvviso rilassamento muscolare
In forma più semplice, una mioclonia consiste in una contrazione muscolare seguita dal rilassamento, come nel caso dei singhiozzi notturni o delle contrazioni improvvise alle gambe prima di addormentarsi.
È importante notare che le mioclonie possono verificarsi anche in individui sani senza una spiegazione patologica evidente, come nel caso del mioclono fisiologico. Tuttavia, quando le contrazioni muscolari sono più frequenti e si diffondono in tutto il corpo, interferendo con le attività quotidiane come mangiare, parlare o camminare, potrebbe essere indicativo di un mioclono secondario, causato cioè da condizioni più serie.
Nella maggior parte dei casi, comunque, le mioclonie notturne non richiedono interventi medici, ma trattare la causa sottostante può aiutare a controllarne i sintomi. Se la causa rimane sconosciuta o non può essere trattata direttamente, il focus del trattamento sarà sul migliorare la qualità della vita del paziente alleviando le conseguenze del disturbo.
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Quali sono le cause degli spasmi notturni?
Le cause degli spasmi notturni, noti anche come spasmi ipnici, non sono ancora del tutto chiare secondo la ricerca scientifica.
Si ipotizza che possano derivare da un'area specifica del cervello chiamata sottocorticale, che si trova in profondità e ha connessioni in varie parti del cervello, inclusi i lobi frontali e temporali. Questa regione controlla la trasmissione degli impulsi nervosi lungo la colonna vertebrale. È qui che si ritiene abbiano origine gli impulsi nervosi non volontari che generano le contrazioni involontarie dei muscoli.
Gli spasmi sono particolarmente comuni durante la transizione tra lo stato di veglia e il sonno. Ovvero, quando il cervello rimane in uno stato di allerta, ma non attiva i normali meccanismi di rilassamento pre-addormentamento.
Ci sono però alcuni fattori che possono favorire la comparsa degli spasmi notturni. Vediamone alcune:
- Stress ed eccessiva tensione possono sovraccaricare il sistema nervoso, rendendo più difficile il rilassamento durante il sonno
- La caffeina è nota per stimolare il sistema nervoso e mantenerlo in uno stato di veglia, interferendo con il naturale processo di addormentamento
- Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la mancanza di sonno può comportare un aumento dello stress per il cervello e allungare i tempi necessari per addormentarsi
- L'attività fisica intensa poco prima di coricarsi può sovrastimolare il sistema neuro-muscolare, rendendo più probabile la comparsa degli spasmi muscolari durante il sonno
Come anticipato, nella maggior parte dei casi le contrazioni che si manifestano durante la notte non rappresentano un disturbo del sonno significativo. Se però diventano così frequenti da interferire con il riposo e causare ansia o stanchezza durante il giorno, potrebbero richiedere una valutazione più approfondita e, se necessario, un intervento medico per gestire il problema in modo appropriato.
Cosa fare contro gli spasmi mioclonici?
Le mioclonie fisiologiche, che rappresentano un fenomeno transitorio e non patologico, raramente richiedono interventi immediati o di emergenza. Tuttavia, quando le mioclonie sono associate a una condizione specifica e reversibile, come disordini metabolici, il trattamento è mirato alla gestione della malattia di base.
Un elemento spesso sottovalutato, ma cruciale, per migliorare la qualità del sonno è la scelta del materasso e del sistema letto. Il materasso, infatti, essendo il principale supporto del corpo durante il riposo notturno, dovrebbe essere selezionato con cura, prendendo in considerazione la propria fisicità, esigenze e abitudini.
Il nostro consiglio è quello di sostituire il materasso ogni 10 anni e optare per uno adatto alle proprie preferenze di comfort. Se il materasso attuale risulta scomodo o causa dolori al risveglio, considera la sua sostituzione o l'aggiunta di un topper, una sottile lastra che può aiutare a correggere eventuali difetti strutturali.
Anche gli altri componenti del sistema letto, come i guanciali e la rete, devono essere scelti attentamente per garantire una corretta postura e un sostegno adeguato durante il sonno. Solo combinando questi elementi puoi davvero ottenere un riposo ristoratore e migliorare complessivamente la qualità del sonno.
Domande Frequenti
Come curare le mioclonie notturne?
Per curare le mioclonie notturne, è essenziale individuare e affrontare le cause sottostanti. Consultare un medico è il primo passo per ricevere una valutazione accurata e un piano di trattamento personalizzato. Le mioclonie fisiologiche spesso non richiedono interventi medici immediati, ma è importante adottare uno stile di vita sano, ridurre lo stress e migliorare le abitudini di sonno. Quando invece le mioclonie sono legate a condizioni patologiche può essere necessario un trattamento mirato per gestire la malattia di base. Infine, investire in un buon materasso è una soluzione più immediata per migliorare significativamente la qualità del sonno e ridurre l'incidenza delle mioclonie notturne.
A cosa sono dovute le mioclonie?
Le mioclonie sono scosse muscolari involontarie generate da uno stato di ipereccitazione neuronale nel sistema nervoso. Esistono diverse forme di mioclonie a livello neurofisiologico, alcune delle quali non ancora del tutto comprese.
Perché si fanno gli scatti mentre si dorme?
Gli scatti notturni sono causati dall'attività del nostro sistema nervoso. Nella maggior parte dei casi, questi spasmi sono considerate fenomeni fisiologici e non devono destare particolari preoccupazioni. Tuttavia, possono essere una risposta del nostro organismo a diverse condizioni patologiche.
Perché tremo mentre dormo?
I tremori notturni sono un'esperienza abbastanza comune che può colpire persone di tutte le età, dai bambini agli anziani. Si manifestano principalmente durante la transizione tra le diverse fasi del sonno, specialmente quando il corpo passa dalla fase REM ad altre fasi come il sonno leggero o il sonno profondo.
Durante la fase REM del sonno, infatti, i muscoli principali del corpo si rilassano notevolmente, quasi fino alla paralisi. Quindi, il cervello attiva un meccanismo di allarme per riportare la mente in uno stato di vigilanza. Questo meccanismo può provocare tremori improvvisi in diverse parti del corpo, come gambe, braccia o persino il petto.
Anche se nella maggior parte dei casi i tremori notturni non rappresentano un problema significativo, possono talvolta essere correlati a condizioni legate al sonno, come la sindrome delle gambe senza riposo. Infine, considera come cause anche i fattori ambientali, tra cui luci, suoni, sonno irregolare, consumo eccessivo di caffeina e livelli elevati di stress.
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