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Un ottimo riposo notturno è fondamentale per la nostra salute e il benessere di corpo e mente. Per questo avere un buon materasso è sicuramente importante per garantire un buon sonno e un risveglio carico di energia.
Se però al mattino si avvertono dei dolori fastidiosi alla schiena o agli arti questo potrebbe essere indice che è arrivato il momento di cambiare il materasso. Come capire però che è davvero necessario acquistarne uno nuovo per tornare a riposare bene?
In questo articolo cerchiamo di capire se esistono dei segnali inequivocabili che ci avvisano che il materasso ha perso la qualità originale e in media ogni quanto è consigliabile sostituirlo. Inoltre vedremo se è preferibile optare per un nuovo materasso o per un topper per dormire comodi.
SOMMARIO
- Come capire se il materasso è da cambiare?
- Ogni quanto cambiare il materasso. Cosa è importante considerare
- Cambiare materasso o mettere topper?
Come capire se il materasso è da cambiare?
Rendersi conto immediatamente che il proprio materasso non è più in grado di fornire il giusto comfort non sempre è qualcosa che si coglie nell’immediato. Esistono però diversi segnali che possono indicare che è arrivato il momento di sostituirlo.
Ecco dunque a cosa prestare particolare attenzione.
- Dolori al risveglio. Se al mattino ti svegli con dolori alla schiena, al collo o alle articolazioni, potrebbe essere il segnale che il materasso non è più in grado di fornire un adeguato supporto. Un materasso in buone condizioni dovrebbe infatti adattarsi al corpo, distribuendo uniformemente il peso e mantenendo la colonna vertebrale in una posizione neutra durante la notte. Se ciò non accade più, è probabile che le molle o i materiali interni del materasso abbiano perso la loro capacità di sostegno.
- Affossamenti e deformazioni visibili. Se noti che il materasso presenta affossamenti o delle irregolarità sulla sua superficie, è un altro segno importante: significa che la struttura interna si è deteriorata ed è ora di sostituire il materasso con uno nuovo. In particolare, se si stratta di un materasso a molle, questo tende a formare tale tipo di difetto nelle zone dove il corpo esercita maggiore pressione, come i fianchi e le spalle. La conseguenza di queste deformazioni può portare ad assumere posizioni scorrette durante il sonno con un alto rischio di dolori e disagi.
- Sensazione di affaticamento anche dopo un buon numero di ore di sonno. Se si è riusciti a dormire un buon numero di ore, ma ci si risveglia comunque stanchi, è probabile che, se la cosa continua nel tempo, il problema sia nel materasso. Le cause possono sicuramente essere molteplici ma è bene comunque, in questi casi, controllare eventuali problematiche del materasso. Inoltre, se questo è scomodo, è anche causa di difficoltà di addormentamento e di frequenti risvegli notturni.
- Rumori strani. Se ogni volta che ti muovi nel letto senti scricchiolii e altri rumori provenienti dal materasso è un possibile segnale che la struttura interna o le molle si siano deteriorate. Un materasso in ottime condizioni solitamente è silenzioso, dunque se produce rumori è quasi sicuramente usurato.
- Allergie e problemi respiratori. Col passare del tempo, il materasso accumula polvere, acari e altri allergeni che possono scatenare problemi respiratori o allergie. Se soffri di difficoltà respiratorie durante la notte e noti un aumento di starnuti e prurito, potrebbe essere il momento di considerare il cambio del materasso, soprattutto se questo ha ormai molti anni.
Ogni quanto cambiare il materasso. Cosa è importante considerare
Se solitamente la durata media di un materasso è tra i 7 e i 10 anni, non è possibile stabilire un tempo standard dopo il quale necessariamente deve essere sostituito. Si deve infatti tenere in considerazione 4 fattori importanti. Vediamo quali sono.
- L’uso che facciamo del materasso. L’usura infatti dipende da quanto viene utilizzato. Come si può comprendere, nella casa dove trascorriamo le nostre vacanze per qualche settimana all’anno il materasso si deteriorerà più lentamente rispetto a quello su cui dormiamo ogni notte nella nostra abitazione abituale. La vita del primo, dunque, può durare anche 20 anni.
- Il peso di chi ci dorme. Anche il nostro peso incide sull’usura del materasso. Se sopporta più di 100-110 kg per notte, è probabile che debba essere cambiato prima di 7-10 anni. Perché durino di più nel tempo, si possono comunque trovare soluzioni alternative come materassi con una densità di schiuma più elevata. Inoltre, se il proprio peso è cambiato in modo significativo, aumentando o diminuendo, è facile che serva un sostegno differente per riposare bene.
- La manutenzione del materasso. È buona norma girare il materasso di 180° (quindi testa/piedi) abbastanza spesso, anche una volta al mese, in modo che il peso venga distribuito in maniera differenziata e non si creino avvallamenti. Anche capovolgerlo (quindi sopra/sotto) è consigliabile per lo stesso motivo, ma va tenuto presente che buona parte dei materassi (soprattutto quelli in memory) hanno un lato estivo e invernale che in questo modo si va a intercambiare. Queste procedure allungano non di poco la vita del materasso.
- La tipologia di materassi. Se un materasso in memory foam ha una durata di circa 10 anni, uno a molle invece ha un ciclo di vita più breve che si aggira tra i 4 e i 6 anni. Se ad acqua o aria la sua usura è ancora più veloce.
Cambiare materasso o mettere topper
Quando il proprio materasso non è più confortevole come prima è possibile cambiarlo o, in taluni casi, migliorarlo con un un topper.
Serve tenere presente che quest’ultimo non sostituisce il materasso, ma è uno strato aggiuntivo che vi viene posto sopra. Può essere in memory foam, in lattice o altri materiali morbidi. Principalmente la sua funzione è quella di rendere più confortevole il materasso che si presenta troppo rigido o di prolungare la vita di questo prodotto quando non è più nuovo.
Per capire se cambiare materasso o mettere un topper ecco un prezioso consiglio.
Potete aggiungere il topper quando il materasso è ancora in buone condizioni ma non è troppo rigido o morbido per le vostre esigenze. Si tratta di una soluzione economica e pratica che può anche rallentare il processo di deterioramento del materasso, riducendo la pressione su di esso e migliorando la distribuzione del peso.
Se però il materasso è deformato, con profondi affossamenti e non offre più il supporto necessario per dormire bene, allora l’unica cosa da fare è sostituirlo con uno nuovo. In questo caso il topper infatti fa ben poco, anzi aggiungerlo a un materasso con queste caratteristiche potrebbe ulteriormente peggiorare la qualità del sonno.
Cambiare materasso quando non è più confortevole e non consente più un riposo buono come prima è la cosa migliore da fare, per preservare il proprio benessere psico-fisico e avere così cura di sé.