Due volte l’anno ci troviamo a dover spostare le lancette dell’orologio. Un gesto semplice da compiere che però può rivelarsi complesso da gestire per il nostro organismo, con effetti collaterali che incidono su più aspetti del nostro benessere, compreso il riposo notturno.
Corpo e cervello infatti non sempre vivono il cambio dell’ora senza avvertire alcun effetto collaterale. In molte persone, infatti, il passaggio dall'ora solare a quella legale e viceversa rappresenta non tanto una questione di lancette ma un’esperienza simile a quella di un viaggiatore che subisce gli effetti del jet-leg.
Scopriamo in questo articolo quanto il cambio dell’ora incide sul sonno e quali conseguenze ciò comporta durante il giorno. Vediamo però anche quali sono le migliori soluzioni da adottare per un riposo rigenerante in questi momenti particolari dell’anno.
Sommario:
- Cambio d'ora e qualità del sonno. Quali conseguenze?
- Cambio dell'ora disturbi del sonno. Cosa succede?
- Consigli per ridurre gli effetti negativi del cambio dell’ora
Cambio d'ora e qualità del sonno. Quali conseguenze?
Istituita in Italia nel 1916, ma definitiva solo nel 1966, l’ora legale che ogni anno scatta nell’ultimo fine settimana di marzo, nasce con l’intento di sfruttare di più le ore di luce solare tipiche di primavera ed estate e risparmiare così energia elettrica. Per questo le lancette dell’orologio vengono posizionate un’ora più avanti. Nell’ultimo week-end di ottobre avviene invece il ritorno all’ora solare che accompagna le nostre giornate per i mesi autunnali e invernali, con le lancette spostate un’ora indietro.
Quali sono dunque le conseguenze per il nostro corpo di questi balzi avanti e indietro nel tempo?
Nel nostro organismo avviene una crono-rottura che altera la percezione del tempo. Questo come conseguenza può portare al venir meno dell’equilibrio del ritmo circadiano che regola il ciclo sonno-veglia e influire sulla produzione di ormoni, sulla frequenza cardiaca, così come sulla temperatura corporea, sulla capacità di concentrazione e sui livelli di stress, con un aumento dei livelli di cortisolo nel sangue.
Tale condizione, è bene sottolineare, non riguarda tutti, ma una parte di popolazione e ha una durata limitata. Ad avere maggiore difficoltà di adattamento sono solitamente le persone più sensibili come bambini, anziani e chi soffre normalmente di disturbi del sonno.
Ciò non significa che se non si rientra in queste categorie non si possa comunque avvertire il cambio dell’ora. E per questo motivo è bene comunque sapere quali conseguenze comporta e come poter alleviare possibili effetti collaterali, così da vivere questi momenti di passaggio serenamente.
Cambio dell'ora disturbi del sonno. Cosa succede?
Quando si spostano le lancette dell’orologio si possono verificare dei disturbi del sonno con conseguenze che è bene non sottovalutare.
- Difficoltà ad addormentarsi e risvegli notturni. L'organismo impiega tempo per adattarsi al nuovo orario e ciò può causare insonnia temporanea o sonno disturbato.
- Sensazione di stanchezza e affaticamento. Se l’orario effettivo del sonno è sfasato e alterato nella sua qualità è inevitabile, poi, avvertire un senso di spossatezza durante il giorno.
- Calo della concentrazione e dell'attenzione. Anche una sola ora in meno di sonno, rispetto alle proprie abitudini, può incidere sulla concentrazione e dunque sulle prestazioni cognitive e sulla reattività.
- Variazioni dell'umore. Aumentano irritabilità, ansia, confusione mentale e sbalzi di umore che vanno dall’entusiasmo alla tristezza.
- Aumento dell'appetito. Se si dorme meno si può avvertire una maggiore sensazione di fame e trovare conforto in cibo non troppo salutare.
Cosa fare per subire meno possibile le conseguenze del cambio dell’ora?
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Consigli per ridurre gli effetti negativi del cambio dell’ora
Il cambio dell’ora può portare con sé degli effetti negativi per un certo periodo di tempo. Per quanto la loro durata sia limitata, ciò non significa che non impattino comunque sulla qualità della nostra vita.
Si può perciò iniziare, già qualche giorno prima del cambio dell’ora, a modificare alcune abitudini per un migliore adattamento.
Ecco una lista di cose che si possono fare:
- Attività fisica. Lo sport aiuta molto la sincronizzazione dell’orologio biologico. Grazie all’esercizio fisico si rilasciano endorfine e si abbassano i livelli di cortisolo, alleviando lo stress e favorendo il rilassamento. La cosa importante è non fare attività fisica prima di coricarsi perché potrebbe invece disturbare l’addormentamento.
- Esporsi alla luce naturale. In particolare al mattino, aiuta a sincronizzare il ritmo circadiano e a sentirsi più svegli e attivi. Basta ricordare di lasciare la tapparella un po’ aperta in modo che la luce del sole entri nella stanza e poi durante il giorno, per quanto possibile, fare il pieno di luce.
- Evitare caffeina e dispositivi elettronici prima di dormire. La luce blu degli schermi inibisce la produzione di melatonina, rendendo più difficile addormentarsi. Meglio dunque evitare smartphone, tablet e pc almeno un’ora prima di andare a letto. Anche le bevande stimolanti possono favorire l’insonnia e dunque è meglio sostituirle con qualcosa di rilassante come camomilla e tisane.
- Materasso e cuscino di qualità. Per un buon riposo è indispensabile potersi adagiare su un materasso che corrisponda alle proprie esigenze fisiche e appoggiare la testa su un cuscino che non comporti pressioni o tensioni muscolari.
- Integratori di melatonina. Si può anche assumere, temporaneamente, un integratore di melatonina che aiuti ad addormentarsi più velocemente e a riposare in modo profondo. Meglio iniziare qualche giorno prima del cambio dell’ora.
- Praticare attività rilassanti la sera. Leggere, fare un bagno caldo, eseguire tecniche di rilassamento oppure meditare sono tutte attività che favoriscono il rilassamento e migliorano la qualità del sonno.
Il cambio dell'ora può avere un impatto negativo sul nostro benessere e, come abbiamo visto, avere conseguenze sul buon sonno. Tuttavia, adottando alcune semplici strategie, possiamo affrontarlo al meglio, riducendo gli effetti negativi, garantendoci un riposo adeguato. Prepararsi in anticipo e rispettare le esigenze del nostro corpo è la chiave per un adattamento sereno e naturale.